mercoledì 31 ottobre 2007

Un piano industriale aleatorio

Nella giornata di lunedì la Whirlpool ha proposto ai sindacati una paginetta che avrebbe dovuto contenere le linee guida del nuovo piano industriale per il sito di Trento.
Dalla sua lettura emerge un sorta di strisciante disimpegno del gruppo, sullo stabilimento di Trento che va pari passo con il calare delle iniziative di lotta e dell’attenzione da parte della pubblica opinione. Sembra strano ma in tutti gli incontri ,alle domande incalzanti dei sindacati, il gruppo dirigente aziendale ha sempre risposto rinviando il tutto ai successivi incontri o trincerandosi dietro il segreto industriale. Esagerazioni non credo, visto che come lavoratori abbiamo appreso dalla stampa sia la vendita dello stabilimento, del suo acquisto da parte della PAT e per ultimo che una parte di terreno è comunque rimasta al signor Pisetta, come risarcimento.
Ma lascia molte riserve anche quanto esposto negli incontri sia per quanto riguarda il merito, sia per quanto concerne le quantità degli investimenti proposto all’interno del paino industriale. Abbiamo gridato durante le manifestazioni che i soldi dello stabilimento dovevano essere reinvestiti a Trento e che, il piano, doveva indicare chiaramente su quali piattaforme produttive il gruppo Whirlpool intendeva rilanciare la produzione di Trento.
Tutto sembra limitarsi a circa 10 milioni di investimenti nei prossimi due anni (qualche milione in più di quanto inserito nell’accordo di gruppo della scorsa primavera) e quindi ben lontano dal un piano industriale che assomigli …… ad un piano industriale, e da una scelta politica di reinvestimento di quanto totalizzato dalla vendita dello stabile. Inoltre nessun impegno viene preso sul versante delle garanzie occupazionali e questo, è causa di forte apprensione fra i lavoratori e il sindacato non lo può ignorare.
Quello che preoccupa maggiormente è però l’assenza di un piano produttivo che indichi su quali piattaforme produttive Trento, dovrebbe puntare e diventare centro di eccellenza di prodotti innovativi e capaci di aggredire la concorrenza sul versante della tecnologia e dell’alta gamma.
Ho sempre ritenuto che la Whirlpool resterà in Trentino, non tanto se proprietaria dei muri, ma solo se Trento sarà in grado lavorare prodotti ad alto valore aggiunto e con nuova tecnologia incorporata nel prodotto. Stando a quanto scritto nella “paginetta” consegnata al sindacato non c’è traccia di queste questioni e il tutto viene scaricato sulla lean manufacturing, sull’aumento di produttività, della qualità e sulla riduzione dell’assenteismo.
Quindi non siamo davanti ad un piano industriale credibile e all’altezza della sfida, ma alla lista di impegni che ancora una volta,fa perno sull’olio di gomito e sull’intensificazione della prestazione lavorativa. Vedo sono solo impegni sempre più generici ed aleatori che, nel silenzio di molti, rischiano di condannare la Whirlpool di Trento ad una lenta, ma inesorabile agonia. Una scelta che non ci può sicuramente soddisfare e che richiede l’apertura di una vertenzialità capace di costringere la Whirlpool ad una scelta di investimenti innovativi nel sito di Trento.
Dopo la fase dell’acquisto ci aspetta la fase del rilancio dello stabilimento che deve essere obiettivo di tutti e non solo di quanti in Whirlpool vi lavorano e quindi il confronto con la Direzione del gruppo va rilanciato su basi diverse e più incisive.

Monica Postal

Trento, 31 ottobre ’07

mercoledì 17 ottobre 2007

Contratto APT provinciale

Si è svolto oggi pomeriggio presso la sede della Trentino Spa di Trento il primo incontro per definire il contratto integrativo provinciale delle APT del Trentino. Un impegno contenuto nel protocollo sindacale risalente al dicembre 2003 al momento della privatizzazione delle APT.
Nell’incontro alla presenza del coordinatore dott. Riccardo Franceschetti la delegazione sindacale ha illustrato i contenuti delle richieste sia di carattere normativo che salariali e più precisamente sono state avanzate richieste relative: all’ambiente di lavoro, sulla stabilizzazione dei contratti a termine e/o interinali, sulle esternalizzazioni, sul trattamento di trasferta, di maternità, di malattia e di mensa fino alla richiesta economica di un aumento pari a 140,00 euro mensili lordi.
Inoltre abbiamo chiesto che in attesa di definire il contratto provinciale venga erogata, sulla scorta di quanto definito in Trentino spa, una quota una tantum a copertura del 2007.

Dopo una breve disamina e spiegazione delle richieste avanzate da parte del dott. Franceschetti si è impegnato a portare le nostre richieste all’interno di una specifica riunione dei presidenti della APT Trentine.
Il prossimo incontro è fissato per mercoledì 7 novembre per continuare il confronto di merito sulle nostre richieste.
Dopo tale incontro, dove le APT daranno le loro risposte, come sindacato siamo intenzionati a convocare l’assemblea di tutti i lavoratori, sia con contratto del terziario (commercio) che quelli con contratto pubblico per fare il punto della situazione ed eventualmente decidere le nostre contro proposte.
p.la Filcams Cgil – la F.P.Cgil
E. Casagranda - M.Marighetti

domenica 14 ottobre 2007

20 ottobre: tutti a Roma

Partecipiamo alla manifestazione del 20 ottobre per dare un forte ed importante segnale al governo, alle lobbies imprenditoriali ed ai poteri economici
* -per dire no al taglio della spesa sociale
* -per dire no al precariato
* -per dire no alle spese militari
Mobilitiamoci contro gli accordi che prevedono l’aumento dell’età’ pensionabile e per dire NO alle logiche di una generazione di precari a disposizione delle imprese e del mercato del lavoro;
Mobilitiamoci per il lavoro, per l’aumento dei salari e degli stipendi per difendere e rinnovare il contratto nazionale;
Mobilitiamoci contro gli aumenti delle spese militari, per la pace come bene comune ed irrinunciabile del nostro vivere civile;
Manifestiamo per rivendicare la tutela e il rispetto dell'ambiente, per una nuova idea di sviluppo basata sulla salvaguardia dei territori, e per la garanzia dei beni comuni a partire dalla pubblicizzazione dell'acqua;
Manifestiamo per la legalità democratica, contro le mafie e alle sue connessioni con politica ed economia.
Manifestiamo per una sinistra forte e determinata a sostenere i valori della democrazia, del lavoro, della solidarietà sociale, la tutela dell’ambiente, per la legalità e la lotta contro tutte le mafie.
Partecipa anche tu alla manifestazione nazionale del 20 ottobre affinché diventi una giornata di mobilitazione partecipata, allegra, popolare e di massa.
Per la prenotazioni telefona al numero 0461.263510 o invia un SMS di adesione alla manifestazione al 3482319081
Rete 28 aprile Whirlpool Trento
Trento, 15 ottobre 2007

venerdì 5 ottobre 2007

La verità fa male

Ferante e Monari, sul Direttivo della Filcams Cgil del Trentino affermazioni offensive

Abbiamo letto la presa di posizione di “solidarietà” dei segretari di Cisl e Uil alla Cgil attaccata, secondo loro, dal voto del Direttivo della Filcams Cgil del Trentino che ha sonoramente bocciato l’accordo del 23 luglio scorso.
Nelle loro dichiarazioni, che riteniamo offensive per qualsiasi organizzazione sindacale, rileviamo due grandi contraddizioni:
La prima: come si permette Ferrante di sostenere che il Direttivo della Filcams che ha votato contro ha fatto una scelta politica, mentre quello della Fisascat che ha votato a favore No. Simili affermazioni sono on solo inaccettabili ma ideologiche e quindi invitiamo tutti a discutere del merito in quanto crediamo che alla base del dialogo deve esserci, Innanzitutto, il rispetto reciproco che in questo caso a Ferrante è venuto meno;

La seconda: Monari, segretario della Uil sostenete che noi delegati, contrari all’accordo, siamo pochi ed isolati. Invitiamo Monari ad una piccola riflessione stante come sono andate le assemblee presso al Cavit di Ravina dove il protocollo, illustrato da Ferrante e da Pomini della Cisl, ha ricevuto 81 voti contrari 9 a favore e 8 astensioni.
Cari segretari, forse come delegati e come componenti il Direttivo della Filcams Cgil del Trentino siamo pochi ed isolati dalle burocrazie sindacali ma stante il voto dei lavoratori sopra riportati non ci sentiamo isolati dai lavoratori che pensiamo di rappresentare.

Con cordialità

La RSA della Cavit - Trento, 5 ottobre ’07

giovedì 4 ottobre 2007

Lettera Aperta a Cisl e UIl

Vi sembrerà strano che vi si scriva perché apparentemente sono molto poche le cose che abbiamo in comune, a parte il lavoro;ma oggi un pensiero ci ha colto di sorpresa, anzi una domanda…. Dove trovate la forza ,le motivazioni per progettare il vostro presente e il vostro futuro, per crearvi un obiettivo e crescere in capacità e riconoscimenti?Quando noi abbiamo cominciato a muoverci nel mondo del lavoro , di una cosa eravamo certi, che eravamo alla posa delle prime pietre per costruire una casa di cui noi avremmo tenuto le chiavi e in cui avremmo dato asilo gli altri.Non sappiamo come spiegarvi:allora. Per noi e altri come noi, il senso della costruzione collettiva era molto forte. Qualunque cosa scegliessimo di fare,eravamo certi che non stavamo agendo solo per noi,che avremmo costruito qualcosa di cui anche altri avrebbero beneficiato e l’avremmo custodito come bene collettivo .Questo dava un senso a tutto:piccolo o grande che fosse il nostro contributo serviva a migliorare la realtà fuori dalle nostre mura .Siamo stati forse gli ultimi romantici,ma anche gli ultimi a sentirci padroni delle nostre scelte perché potevamo ancora controllare i risultati delle nostre azioni. E cosi aveva senso fare più dello stesso dovuto,aveva senso cercare di vincere.Non eravamo angeli,ma i risultati contavano.Adesso ci sembra tutto cosi diverso e non sappiamo il perché voi dovreste fare sforzi enormi per dare solidarietà alla CGIL ,ma la democrazia voi dove l’avete lasciata ,e come rispondete ai lavoratori della Cavit che davanti al segretario della CISL hanno votato per il NO all’accordo con una stragrande maggioranza? Direte anche a loro che sono COMUNISTI? Ci sembra che per voi conti di più il vostro star bene con voi stessi .Se il punto di partenza per lasciarsi attrarre da una situazione è lo star bene con se stessi , come si concilia con l’attraversare le difficoltà,la rutine,la continua mediazione con gli altri? Ci sembra difficile, ma forse perché noi apparteniamo alla generazione dei sacrifici e voi del benessere. E noi stentiamo a credere nel benessere come valore.Ma sicuramente sbagliamo,ci manca una chiave che solo voi potete darci.
Cappelletti Marco componente direttivo FILCAMS Cgil - Trento 4 ottobre 2007

La Filcams rappresenta i lavoratori

Sono una lavoratrice del commercio che casualmente è venuta a conoscenza dell'articolo da voi pubblicato in data odierna riguardante« Welfare, la Filcams sbaglia» e mi piacerebbe commentarlo.
Mi dispiace entrare in polemica con i segretari di Cisl e Uil che ricordiamoci con lo scorso governo hanno firmato il Patto per l'Italia ma mi sento di rispondere in quanto contraria io stessa a questo accordo che andrebbe ulteriormente a peggiorare le mie condizioni lavorative mantenendo invariata la "famigerata legge 30" che ha legalizzato e diffuso la precari età del lavoro.
In questa finanziaria inoltre rimane tale il lavoro interinale ed il lavoro determinato che tramite procedure conciliative potrà durare in eterno. Il part-time in gran parte utilizzato dalle donne diverrà ancora più elastico e l'unica garanzia che non venga cambiato unilateralmente dal datore di lavoro sarà per lavoratori impegnati in compiti di cura dimostrabili.
Ci vogliono svuotare il contratto nazionale privilegiando la contrattazione decentrata ed ognuno di noi è perfettamente a conoscenza di cosa significhi contrattare con la controparte. Per quanto riguarda le pensioni è stata alzata ulteriormente l'età pensionabile e si è messo mano ai coefficienti. Si è trovato il modo tramite i prestiti agevolati durante il periodo di non attività lavorativa di farci indebitare x vivere.
Questo dovrebbe essere un buon accordo! Mi domando per chi,per noi o per Governo e Confindustria che guarda caso si è precipitata a firmarlo e già questo la dice lunga.
Perciò scusatemi se mi sono offesa sentendomi dare della sognatrice e vorrei ricordare a lor signori che le loro benemerite riforme pesano come macigni all' interno dei posti di lavoro.

Mi piacerebbe pure che queste persone chiaramente non toccate dai provvedimenti si ricordassero chi stanno rappresentando perché sempre più spesso mi sembra che scordino il loro ruolo.

Distinti saluti

Swetlana Tenuta delegata Orvea

Inviato al Corriere del Trentino in data 4 ottobre 2007

martedì 2 ottobre 2007

Alcuni Motivi per Votare NO

La mia valutazione complessiva dell' accordo Governo Sindacati su pensioni e stato sociale è da ritenersi negativo.
Questo accordo lede la dignità dei lavoratori mantenendo invariata la legge 30 che in tutti questi anni ha reso legale e diffusa la precarietà del lavoro,rimane tale anche anche il lavoro interinale
e si protrae all' infinito con il consenso del sindacato (tramite procedure conciliative).il lavoro a tempo determinato e, per quanto riguarda le donne che solitamente beneficiano del part-time va ancor peggio, il loro orario diverrà ancora più elastico e l' unica garanzia che non venga cambiato repentinamente e ancor più IMPORTANTE,unilateralmente sarà solo per lavoratori impegnati in compiti di cura e questi dovranno essere dimostrati. Si vuole inoltre svuotare il contratto nazionale in tutte le sue parti e si vuole rilanciare la contrattazione decentrata.
PENSIONI....Ormai sono una chimera .In ogni cambio di governo ci si mette mano e sempre al rialzo.
Aumentano gli anni di quando si andrà in pensione ma diminuiscono i rendimenti delle stesse.
E questo è solo l' inizio ci vogliono flessibili sottopagati e indebitati. Si indebitati con la loro ultima trovata,i prestiti agevolati durante il periodo di non attività e,non ci indebiteremo per crearci una famiglia o comprarci una casa ma per vivere nel momento in cui ci scadrà l ennesimo contratto a termine. Ci indebiteremo per mangiare (sempre perché l' economia sul territorio non si fermi)e per me questa è schiavitù.
Governo Sindacati Confindustria ognuno dice la propria e decide per gli “ALTRI”.Gli ALTRI siamo noi, non ci hanno interpellato, non interessano i nostri problemi, siamo merce da lavoro e,sarebbe bene ricorda che l' articolo 3 della Costituzione della repubblica italiana che sintetizzando dica, che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale ecc.( all' interno di questo articolo ci vedo bene la flessibilità tra gli ostacoli)ma,potremmo ricordare anche l' art.4 che riconosce a tutti i cittadini il DIRITTO al lavoro ed a promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.(e qui ci vedo la precarietà).questo per dire che la legge30 è sostanzialmente fuori legge.
Per concludere voglio che questo sindacato il mio sindacato la smetta di rincorrere il governo e finalmente torni ad ascoltare le esigenze dei lavoratori e le porti avanti senza vedere gli stessi come nemici da evitare, questo è il suo compito,non è certo quello di diventare un sindacato burocrate e prestatore di servizi piegato al potere del governo amico.
Insomma,io non voglio trovare un posto in questa società e in questo sindacato ma, voglio trovare una società e un sindacato in cui valga la pena di trovare un posto.

Tenuta Swetlana - RSA ORVEA - Trento 1 ottobre 2007