Abbiamo letto con attenzione i comunicati della Fisascat e della Uiltucs rigurdante le problematiche dei permessi individuali retribuiti, conguaglio dell'orario di lavoro e della leggibilità del cedolino paga, oltre naturalmente alle dichiarazione rilasciate alla stampa locale dalla Direzione Dussmnn in occasione della sua presentazione ieri presso Confindustria di Trento.
Ora, senza polemica ma al solo scopo di ristabilire la realtà della situazione ci permettiamo si rilevare soltanto due questioni:
Ø Sulle dichiarazioni di Dussmann: prendiamo atto delle dichiarazioni sui permessi e se le dichiarazioni rispondono alla vere intenzioni non si capisce perché questa Direzione di ostini a non voler sottoscrivere un accordo sindacale che sancisca questo diritto alla fruizione dei permessi, così come richiesto in ben tre incontri. Infatti, o siamo davanti ad una operazione di immagine che non ci interessa, oppure si vuole sollevare una grande confusione per sancire la sostituzione dei diritti dei lavoratori con le concessioni aziendali.
Ø Sul comunicato Fisascat Uiltucs: Prima di tutto rileviamo il fatto che queste organizzazioni sindacali si sono presentate al tavolo senza i loro delegati sindacali e questo rischia di fare “pandan” con una affermazione del Rag. Sica fatta all’ultimo incontro, dove ha chiesto che i delegati fossero solo “UDITORI” e quindi non protagonisti della discussione. Una affermazione da noi vivamente contestata, ma che, come altre dichiarazioni, dimostra una volontà di tacitare i delegati, non riconoscendo loro ruolo e rappresentanza. Infine in relazioni alle voci di un accordo fatto fra i due sindacati e l’azienda anche al fine di porre la parola fine alla ridda di voci - ad arte fatte circolare da alcuni delegati - si chiede che tale accordo (SE ESISTE ?) sia portato a conoscenza di tutti e che sia sottoposto al voto dei lavoratori e delle lavoratrice che, fino a prova contraria, sono gli unici titolati a decidere sugli accordi che incidono pesantemente sulle loro condizioni materiali e di lavoro. Attendiamo fiduciosi.
Nei prossimi giorni abbiamo convocato le assemblee dei lavoratori, dove, in assenza di accordo sulle tre questioni sopra richiamate, i lavoratori decideranno le necessarie iniziative di lotta a sostegno dei loro diritti. Come Filcams Cgil del Trentino e delegati sindacali abbiamo inviato all’Azienda Sanitaria una richiesta di incontro per spiegare le motivazioni delle nostre richieste e per spiegare che eventuali disservizi devono ascrivesi non alle nostre iniziative ma alla chiusura del direttore del personale della Dussmann.
La Filcams Cgil del Trentino - delegati Cgil della Dussmann
Trento, 20 aprile 2007
Ora, senza polemica ma al solo scopo di ristabilire la realtà della situazione ci permettiamo si rilevare soltanto due questioni:
Ø Sulle dichiarazioni di Dussmann: prendiamo atto delle dichiarazioni sui permessi e se le dichiarazioni rispondono alla vere intenzioni non si capisce perché questa Direzione di ostini a non voler sottoscrivere un accordo sindacale che sancisca questo diritto alla fruizione dei permessi, così come richiesto in ben tre incontri. Infatti, o siamo davanti ad una operazione di immagine che non ci interessa, oppure si vuole sollevare una grande confusione per sancire la sostituzione dei diritti dei lavoratori con le concessioni aziendali.
Ø Sul comunicato Fisascat Uiltucs: Prima di tutto rileviamo il fatto che queste organizzazioni sindacali si sono presentate al tavolo senza i loro delegati sindacali e questo rischia di fare “pandan” con una affermazione del Rag. Sica fatta all’ultimo incontro, dove ha chiesto che i delegati fossero solo “UDITORI” e quindi non protagonisti della discussione. Una affermazione da noi vivamente contestata, ma che, come altre dichiarazioni, dimostra una volontà di tacitare i delegati, non riconoscendo loro ruolo e rappresentanza. Infine in relazioni alle voci di un accordo fatto fra i due sindacati e l’azienda anche al fine di porre la parola fine alla ridda di voci - ad arte fatte circolare da alcuni delegati - si chiede che tale accordo (SE ESISTE ?) sia portato a conoscenza di tutti e che sia sottoposto al voto dei lavoratori e delle lavoratrice che, fino a prova contraria, sono gli unici titolati a decidere sugli accordi che incidono pesantemente sulle loro condizioni materiali e di lavoro. Attendiamo fiduciosi.
Nei prossimi giorni abbiamo convocato le assemblee dei lavoratori, dove, in assenza di accordo sulle tre questioni sopra richiamate, i lavoratori decideranno le necessarie iniziative di lotta a sostegno dei loro diritti. Come Filcams Cgil del Trentino e delegati sindacali abbiamo inviato all’Azienda Sanitaria una richiesta di incontro per spiegare le motivazioni delle nostre richieste e per spiegare che eventuali disservizi devono ascrivesi non alle nostre iniziative ma alla chiusura del direttore del personale della Dussmann.
La Filcams Cgil del Trentino - delegati Cgil della Dussmann
Trento, 20 aprile 2007