giovedì 24 gennaio 2008

Turismo e Trentino Spa

Leggo con piacere le dichiarazione del Presidente Gianni Bort sul Vostro giornale relative al positivo andamento della stagione turistica del 2007 e della cauta soddisfazione per l’inizio del 2008. Una realtà positiva che, volenti o nolenti, è fatta anche di mancati riposi, turni massacranti, lavoro nero, precario o lavoro grigio. Come non si scopre l’acqua caldo quanto si afferma che in alcune realtà e nei momenti di altissima stagionalità si forzano gli orari di lavoro.
Ciò premesso dalla lettura dei dati delle presenze ne discendono due brevi considerazioni:
La prima è che siamo davanti ad un settore che gode di ottima salute e quindi appaiono superflue le polemiche degli ultimi mesi rispetto alla situazione del comparto turistico e quindi anche le critiche rispetto alla scarsa attenzione che da parte delle forze politiche e sociali sarebbe riservata a questo settore;
la seconda riguarda il contratto provinciale che le controparti continuano a non voler firmare adducendo di volta in volta motivazioni dal corto respiro. Infatti, questo importante risultato è anche dovuto alla professionalità dei lavoratori che operano nel comparto e che il contratto provinciale dovrebbe riconoscere. Questo, purtroppo non è possibile a causa della scarsa volontà dell’Unione e dell’Asat a chiudere il contratto provinciale.
Con sempre maggiore evidenza la situazione del settore turistico dimostra che da parte delle associazioni datoriali, al di la delle disponibilità verbali profuse ad ogni occasione, quello che manca è il coraggio politico di metter mano ad una situazione che tutti, aziende e sindacati, anche se per motivi diversi, dicono che va superata per il bene delle aziende e dei lavoratori. Come Filcams Cgil del Trentino siamo convinti che nella contrattazione provinciale si possano individuare soluzioni, sperimentare forme di lavoro in grado di superare la stessa stagionalità e quindi aggredire a monte il problema dell’orario di lavoro, della professionalità e della filiazione dei dipendenti. Il tutto senza dimenticare che il fattore dei bassi salari è uno dei problemi che spesso portano al lavoro nero.
In ultima rispetto a Trentino Spa, condivido le affermazioni del Presidente Gianni Bort quando sostiene che “… sono convinto che la chiave sia nella solidità della struttura, che le permette di non risentire di queste situazioni …” e quindi si possa stare tranquilli sulla funzionalità della struttura. Di conseguenza, come suggerisce lo stesso Gianni Bort, la professionalità dei dipendeti della Trentino spa va riconosciuta e remunerata in quanto in una situazione particolarmente difficile hanno garantito efficienza e funzionalità della struttura.
Attendiamo che nei prossimi giorni, così come previsto nell’accordo di settembre 07, si riprenda la trattativa per definire del contratto aziendale della Trentino spa e quindi

La Filcams Cgil del Trentino
Ezio Casagranda
Trento , 23 gennaio 2008

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