Si è svolta oggi l’assemblea dei dipendenti della Trentino Spa per una disamina delle problematiche aperte con la Direzione ed in particolare rispetto alla prevista ripresa del confronto per il contratto aziendale fissato per il prossimo 21 febbraio ’08.
La discussione ha evidenziato una forte clima di insofferenza da parte dei dipendenti sia per quanto riguarda l’ambiente interno sia per la scarsa considerazione che il management ha per l’impegno profuso dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Invece rileviamo che, nella gestione quotidiana del personale, vi sono atteggiamenti autoritari e burocratici tesi a negare la professionalità degli operatori o comunque cercare di svilirne l’importanza. Senza contare che, per quanto concerne l’orario di lavoro, trasferte e turnazioni, le disposizioni aziendali non sempre sono rispettose delle norme.
Se fino ad ora la produttività della Trentino spa non ha risentito delle diatribe del gruppo dirigente, un grande merito va dato alla professionalità dei dipendenti che, nonostante le peculiarità della loro attività, con il loro impegno hanno permesso alla struttura di reggere il peso dell’organizzazione turistica.
Ricordiamo che lo stesso presidente dell’UCT, Gianni Bort, nel mese scorso sosteneva sulla stampa “… sono convinto che la chiave sia nella professionalità dei dipendenti, che le permette di non risentire di queste situazioni..”.
Quella della Trentino Spa, però, è ormai una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro, da momento che il personale è ormai saturo a causa di una situazione pesante che l’assenza di una vera Direzione ha trasformato in vero e proprio stress.
L’ assemblea ha quindi deciso di denunciare pubblicamente tale situazione chiedendo a coloro che ne hanno competenza che si assumano le necessarie responsabilità in modo da dare all’azienda una direzione autorevole ed in grado di dare le necessarie risposte compresa la definizione del contratto aziendale.
Siamo convinti che soprattutto il contratto integrativo può essere uno strumento importante per il riconoscimento e la remunerazione delle professionalità e dell’impegno profuso dai dipendenti. Di conseguenza, nel prossimo incontro, non saranno accettate posizioni dilatorie finalizzate a protrarre nel tempo la definizione dell’accordo aziendale. Quindi se in quell’occasione non ci saranno risposte concrete, i lavoratori non escludono iniziative di lotta per rivendicare i loro diritti.
Infine, l’assemblea dei lavoratori attende una scelta precisa e decisa da parte del Presidente Tiziano Mallarini per porre fine a questa assurda situazione di paralisi e quindi, anche se la sua è una situazione ereditata, deve assumersi le responsabilità che gli competono.
Se fino ad ora la produttività della Trentino spa non ha risentito delle diatribe del gruppo dirigente, un grande merito va dato alla professionalità dei dipendenti che, nonostante le peculiarità della loro attività, con il loro impegno hanno permesso alla struttura di reggere il peso dell’organizzazione turistica.
Ricordiamo che lo stesso presidente dell’UCT, Gianni Bort, nel mese scorso sosteneva sulla stampa “… sono convinto che la chiave sia nella professionalità dei dipendenti, che le permette di non risentire di queste situazioni..”.
Quella della Trentino Spa, però, è ormai una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro, da momento che il personale è ormai saturo a causa di una situazione pesante che l’assenza di una vera Direzione ha trasformato in vero e proprio stress.
L’ assemblea ha quindi deciso di denunciare pubblicamente tale situazione chiedendo a coloro che ne hanno competenza che si assumano le necessarie responsabilità in modo da dare all’azienda una direzione autorevole ed in grado di dare le necessarie risposte compresa la definizione del contratto aziendale.
Siamo convinti che soprattutto il contratto integrativo può essere uno strumento importante per il riconoscimento e la remunerazione delle professionalità e dell’impegno profuso dai dipendenti. Di conseguenza, nel prossimo incontro, non saranno accettate posizioni dilatorie finalizzate a protrarre nel tempo la definizione dell’accordo aziendale. Quindi se in quell’occasione non ci saranno risposte concrete, i lavoratori non escludono iniziative di lotta per rivendicare i loro diritti.
Infine, l’assemblea dei lavoratori attende una scelta precisa e decisa da parte del Presidente Tiziano Mallarini per porre fine a questa assurda situazione di paralisi e quindi, anche se la sua è una situazione ereditata, deve assumersi le responsabilità che gli competono.
la Filcams Cgil del Trentino e la RSA aziendale
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